L’onesto solitario. Vita e opere del filosofo Nicolò d’Alfonso

“L’onesto solitario. Vita e opere del filosofo Nicolò d’Alfonso” 

(Città del Sole edizioni), il 19 agosto la presentazione del libro di Francesco d’Alfonso a Santa Severina (KR)

Mercoledì 19 agosto 2015, alle 19.30, nel cortile del Castello di Santa Severina (KR), sarà presentato il nuovo libro di Francesco d’Alfonso, “L’onesto solitario. Vita e opere del filosofo Nicolò d’Alfonso” (Città del Sole edizioni, anno 2015, 232 pagine, ISBN 978-88-7351-871-6, collana: TRACCE). L’incontro, organizzato dal Comune di Santa Severina e dalla Pro Loco “Siberene”, vedrà la partecipazione, insieme all’Autore, di Ulderico Nisticò, storico e saggista, e di Massimiliano Padula, docente di Comunicazione alla Pontificia Università Lateranense; sarà moderato da Giuseppe Squillace, docente all’Università della Calabria.

«Lontana dal clamore della celebrità, la sua anima continua a vivere nelle pagine dei suoi libri, perpetuando l’esempio di una vita etica e intellettuale lasciata in eredità alle generazioni future».

Nicolò d’Alfonso (Santa Severina, 1853 – Roma, 1933) fu filosofo, pedagogista, medico, docente universitario e scrittore. Un grande intellettuale, difficilmente classificabile in un’unica categoria, che la storia ha dimenticato troppo presto. L’onesto solitario d’Alfonso, con i suoi studi e i suoi scritti, riuscì a ricoprire un ruolo di primo piano nel panorama culturale straniero e italiano, nonostante la contrapposizione del ministro Giovanni Gentile. Il volume, attraverso la riscoperta di documenti, di lettere, di articoli, ne approfondisce la vita e l’opera, soffermandosi sui contesti storici e culturali di cui fu protagonista e sulla sua produzione scientifico-letteraria, vista anche attraverso gli occhi di altri studiosi. Una ricerca che, riportando alla luce le radici della cultura italiana postunitaria, affascinerà il lettore.

Il volume è arricchito inoltre da interessanti appendici dedicate alla bibliografia di Nicolò d’Alfonso e alle recensioni delle sue opere pubblicate nelle varie riviste.

«La parabola intellettuale e umana di Nicolò d’Alfonso, che aveva attraversato ottant’anni di storia italiana, si perse nei meandri di un paese e di una società profondamente mutati, in cui egli probabilmente non si trovò più a suo agio. Così, la sua lunga e poliedrica opera di studioso, apprezzata forse più all’Estero che in Italia, fu coperta dal demone dell’abbandono. Del resto d’Alfonso era stato un personaggio sui generis, che aveva dedicato la sua vita non tanto all’affermazione di se stesso e delle proprie dottrine, quanto alla divulgazione della scienza e alla trasmissione del sapere per la formazione culturale e umana delle nuove generazioni. 

Egli combatté la sua battaglia da onesto solitario, come egli stesso si definì, senza mai scendere a compromessi con una cultura venata di settarismo e di legami politici».

Dalla prefazione di Francesco D’Agostino, professore ordinario all’ Università di Roma “Tor Vergata”:

«C’è quindi molto da imparare dalla lettura di questo libro: molto impareranno i cultori della storia dell’Italia postrisorgimentale (che del libro sono probabilmente i più diretti destinatari), ma ancor più molto impareranno coloro che siano mossi dalla curiosità di vedere come si sia formata quella cultura nazionale, che ancora ci individua e ci contrassegna e della quale alcuni, oggi, e colpevolmente, non riescono più a percepire né l’unitarietà, né la validità. Lo studio della vita e delle opere di Nicolò d’Alfonso possiede questo significato esemplare e dobbiamo essere grati a Francesco d’Alfonso per averci aiutato a coglierlo nella sua profondità». 

L’autore

Francesco d’Alfonso è nato a Crotone nel 1978, è cresciuto a Santa Severina, trasferendosi poi a Roma per gli studi universitari. Lavora presso l’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma ed è curatore della rubrica “Arte e Cultura in Città” del programma Ecclesia in Urbe, trasmesso da Radio Vaticana. Esperto di musica e d’arte, è stato direttore artistico della rassegna di musica sacra e classica “40 Concerti nel Giorno del Signore”, promossa dal Vicariato di Roma, ideatore e direttore artistico del festival di musica classica “Musica d’estate al Laterano” e della rassegna di musica sacra e arte contemporanea “Natalis in Urbe”. È stato ideatore e direttore artistico del progetto culturale “Una porta verso l’infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte” promosso e organizzato dal Vicariato di Roma in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura, il Teatro dell’Opera di Roma e Rai Storia. Ha curato la rubrica “Classica e Opera” sulla testata romasette.it e la rubrica “Almanacco romano” su Radiopiù; è stato consulente musicale del mediometraggio Il tuo riflesso in me di L. Corvino, coautore dello spettacolo “Io la musica son… Il mito di Orfeo”, rappresentato al Teatro Quirino di Roma in occasione del IV centenario dell’Orfeo di Claudio Monteverdi, e de La morte della Pizia (Edizioni Pubblisfera), pièce teatrale in un atto liberamente ispirata all’omonimo romanzo di F. Dürrenmatt. Da anni si dedica alla riscoperta e allo studio del suo avo Nicolò d’Alfonso, filosofo, pedagogista e medico, a cui ha dedicato, nel 2013, il saggio “Nicolò d’Alfonso. Ritratto di un intellettuale indipendente” (Apollo edizioni). È socio aderente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria.