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Cropani

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Cropani, piccolo borgo medievale, probabilmente di epoca bizantina, sorge su una collina panoramica a 10 km dal mar Ionio e a 13 dalla Sila, dove alcuni monaci basiliani si insediarono per sfuggire agli attacchi dal mare. 

Il borgo, detto anche Cropani Superiore, comprendre altre due frazioni: Cropani Marina, piccolo centro sorto attorno alla stazione ferroviaria, fra i torrenti Crocchio e Scilotraco;  e Cuturella di Cropani, piccolo borgo medievale risalente alla prima metà del XV sec.

Il territorio gode di un clima mite, tipico della macchia mediterranea, estati calde e aride, e inverni non troppo freddi, che lo rende adatto alla coltivazione e lavorazione delle olive, da cui si ricava il pregiato olio extravergine.

Cropani - Antica PortaLungo i vicoli medievali del centro storico possiamo ammirare numerose opere architettoniche, sia religiose che civili, a partire dal Duomo e dalle altre chiese minori, nonché i palazzi nobiliari, la Torre di guardia di Crocchia e l’Antica Porta, storico ingresso del borgo.

Tra le opere architettoniche, la più interessante è sicuramente la 

 - Cattedrale di S. Maria dell’Assunta, risalente al XIV secolo. L’imponente edificio, costruito con blocchi di pietra tufacea, vanta un magnifico campanile alto 43 mt, che in origine era di 47 mt., sormontato da una cupola ad otto facce rivestita in maiolica. La facciata, in perfetto stile romanico, presenta un magnifico portale in pietra, preceduto da una scalinata in granito locale. Il portale formato da quattro archi concentrici a tutto sesto, è sormontato da un rosone stile gotico a dodici colonnine. Sul lato sinistro, opposto al campanile, possiamo ammirare un orologio sovrastato da una costruzione in pietra e mattoni, che ospita una finestra bifora dove sono alloggiate due piccole campane. L’interno della chiesa è ad unica navata, sostenuta da dieci colonne che formano nove cappelle, e un  ingresso laterale, dove sono conservate importanti opere d’arte, tra cui:

Cropani - Duomo

- la “Gloria di Maria Assunta in cielo”, una tela settecentesca di Giuseppe Pascaletti, posta all’interno del magnifico soffitto in legno.

 - la “Cacciata dei venditori dal tempio”, un affresco del 1475, opera di Cristoforo Santanna, posto sul lato interno del portone principale.

 - un ciborio in legno di forma ottagonale, a foglia d’oro, finemente intagliato.

 - la “Dormitio Virginis”, una tavola quattrocentesca, posta in alto sopra lo splendido altare maggiore in marmi policromi. Essa è sicuramente l’opera più importante custodita all’interno della chiesa.

Oltre alle varie opere, la chiesa custodisce le reliquie di San Marco, una rotula  donata, secondo la leggenda, da naufraghi veneziani nell’ 831.

 - Chiesa di Santa Lucia, risalente al XIII sec., è ubicata nel centro storico ed è la struttura più antica del borgo. Lo stemma nobiliare, posto sopra il portale in pietra, da cui si deduce l’appartenenza alla famiglia Cosentino di Catanzaro, è sormontato da uno stemma pontificio, che segna il legame con la basilica di San Giovanni in Laterano di Roma. Sulla facciata sono presenti anche due monofore in pietra stile medievale.

 -  Chiesa di Santa Caterina, ubicata nei vicoli del centro storico, fa parte di un complesso monumentale che include l’oratorio di Sant’Anna, e un locale adiacente, anticamente destinato a falegnameria, nel quale possiamo ammirare un’antica fornace risalente al XVI / XVII sec., a testimonianza della lavorazione della ceramica nella zona. Ristrutturata dopo i terremoti del 1638 e del 1783, presenta una facciata con  portale in pietra locale, delineato da due colonne che sorreggono un’architrave, e sopra una finestra nello stesso stile. L’interno, strutturato ad unica navata, conserva un altare in marmi policromi di scuola napoletana, e varie opere di un certo rilievo, tra cui la magnifica statua lignea di Santa Caterina Vergine e Martire, del 1500, oltre alla cappella dedicata a San Michele Arcangelo, dove troviamo un prestigioso altare, in cui possiamo ammirare una pala del XVIII sec, raffigurante San Michele.

 - Chiesa di San Giovanni, risalente al XVI sec, presenta una facciata con portale  ad arco in pietra sormontato da una finestra costruita con la stessa tipologia. Sul lato destro possiamo ammirare il campanile in pietra tufacea del XVIII sec. All’interno, è presente un’epigrafe del 1752, che testimonia la ristrutturazione   della chiesa firmata da Francesco Paparo. Inoltre è possibile ammirare una prestigiosa tela seicentesca, opera del pittore napoletano Andrea Vaccaro. Degna di nota è la cosiddetta “Naca”, una suggestiva culla settecentesca rappresentante la Madonna Addolorata con il Cristo morto, che il venerdì santo viene portata in processione per le vie del paese, come da antica tradizione.

 - Chiesa di Sant’Antonio, ubicata nella zona nord del borgo, è conosciuta come il Convento, poiché fa parte di un complesso più ampio a cui è annesso il Convento dei Cappuccini, all’interno del quale è presente una ricostruzione della Grotta di Lourdes. Il chiostro, più volte ricostruito e trasformato in carcere mandamentale ha perso le sue caratteristiche tipiche. 

Nella facciata principale, rimaneggiata con intonaco e ceramiche raffiguranti il Santo, troviamo un portale a tutto sesto, sormontato da una finestra in pietra. Al suo interno è possibile ammirare una stupenda tela raffigurante la Madonna degli Angeli tra San Francesco e San Bonaventura, incastonata in una pregiata cornice lignea, oltre ad un crocifisso di ottima fattura. Nei pressi della chiesa è possibile visitare lo storico monumento del Calavario.

Attraversando l’Antica Porta in pietra, ed incamminandoci nelle strette viuzze del centro storico, ci troviamo davanti ai palazzi nobiliari corredati da balconi in ferro battuto e portali in pietra di notevole bellezza.

 - Palazzo Colucci, rappresenta lo stile dei primi del novecento. Sulla facciata principale troviamo il portale in pietra di granito e due balconcini in ferro battuto.  L’interno custodisce ancora un’antica macina utilizzata per la spremitura delle olive.

 - Nel centro storico troviamo anche il Monumento ai Caduti, una statua in marmo bianco, che poggia su un basamento a pianta quadra e ritrae un soldato ferito sorretto da una donna.

All’interno dell’oratorio di Sant’Anna ha sede il Museo Archeologico Antiquarium, una mostra permanente di reperti rinvenuti nei dintorni del borgo. L’esposizione si divide in due settori; al piano terra troviamo undici pannelli che illustrano i siti archeologici presenti nel Medio Ionio, mentre al piano superiore sono esposti reperti che vanno dal periodo preistorico fino all’alto Medioevo.

Tra i siti archeologici presenti nella zona spicca La Torre di Crocchia, rudere di un’antica torre di guardia costiera risalente alla fine del 1500, posta sulla riva destra del fiume da cui prende il nome.

MorzedduLe ampie spiagge di sabbia bianca accompagnate da una pineta di eucalipti,  nonché le acque limpide e cristalline del mare, sono fonte di attrazione per il turismo balneare, che dopo una giornata di sole e mare può gustare, nei ristorantini del borgo, piatti tipici come il “Morzeddu” e dolci come le "Pitte’nchiuse".

Per chi ama la montagna, si possono fare passeggiate lungo i sentieri della valle del Crocchio dove si può godere di affascinanti vedute, inebriati dai profumi della natura ancora incontaminata.

La sera non può mancare una passeggiata lungo le viuzze del borgo, a visitare i negozietti tipici, che offrono prodotti locali e souvenir.

 

La festa patronale si svolge il 20 gennaio in onore a San Sebastiano.

 

NG

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